(Legge romana dei Burgundi). Raccolta legislativa attribuita a re Gondebaldo
(476-516) che la emanò verso la fine del V sec. per facilitare ai suoi
sudditi romani la conoscenza e l'uso del loro diritto. È una compilazione
divisa in 46 capitoli: il contenuto delle fonti romane vi fu compendiato e
riprodotto in latino volgare, in forma assai libera. Contiene: brani attinti,
dagli anonimi compilatori, ai tre codici Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano,
alcune novelle post-teodosiane e qualche frammento dalle
Sentenze di
Paolo e dalle
Istituzioni di Gaio. In seguito alla incorporazione del
regno burgundo in quello franco, la
Lex Romana Visigothorum si
sostituì nell'uso alla legge romana dei Burgundi, la quale venne tuttavia
probabilmente considerata come un'aggiunta alla prima.